Intervista al Dott. Giuseppe Mirabella

Genitori, sapete a che età portare per la prima volta vostro figlio dall’urologo? Uomini, sapete ogni quanto dovreste farvi visitare? Sapete perché e come effettuare un’adeguata autopalpazione ai testicoli?

Abbiamo fatto queste e altre domande sulla salute maschile al Dottor Giuseppe Mirabella, medico specializzato in urologia.

Ciao Giuseppe, partiamo con le presentazioni!

Attualmente lavoro presso gli Spedali Civili di Brescia e faccio l’urologo. Dopo il diploma di liceo scientifico mi sono iscritto alla facoltà di Medicina e Chirurgia e dopo la laurea mi sono appunto specializzato in urologia.

Come hai conosciuto MO4MO e perché hai sposato il progetto?

Ho conosciuto quest’associazione quando ho cominciato a fare delle visite private al PTC (poliambulatorio a Brescia, ndr). Lì ho conosciuto Carlo Fazzari, uno dei fondatori, il quale mi ha parlato della possibilità di fare delle visite urologiche all’interno del progetto MO4MO e dopo sei anni eccomi ancora qui, sempre più entusiasta.

Nel 2019 abbiamo organizzato 3 giorni di visite gratuite in più punti del territorio bresciano. C’è stata una grande affluenza, pensa che siamo riusciti ad effettuare ben 500 visite! Quello che mi ha sempre affascinato del MO4MO è il clima di festa che si viene a creare in ambulatorio. Nonostante si tratti di tematiche serie, le visite sono meno tese e i pazienti sicuramente ne beneficiano anche a livello psicologico.

Perché è importante MO4MO per la prevenzione urologica?

Fare prevenzione va sempre bene, non solo in campo urologico. Per quanto riguarda specificamente la salute maschile, ho notato poca predisposizione nel venire a farsi visitare. L’urologo, dicendola volgarmente, è visto come il dottore che mette il dito nel sedere e visita gli anziani.
I ragazzi, oggigiorno, non hanno più nemmeno quella visita che si faceva ai tempi della leva militare obbligatoria; quindi, una volta che finiscono il percorso dal pediatra, raramente vanno da un medico per dei controlli preventivi.
Durante le visite di MO4MO abbiamo diagnosticato il cancro ai testicoli a qualche paziente totalmente ignaro. Il primo passo è quello di cominciare a discutere di questi temi.
Negli Stati Uniti, star dello spettacolo, dello sport, ne parlano continuamente. In Italia è un po’ un tabù. Sono cose che invece andrebbero normalizzate.

Durante MO4MO hai un team di urologi e specializzandi di urologia a supporto. È stato difficile coinvolgerli?

No, non è stato difficile. Sono ragazzi predisposti al lavoro e alla causa. Per quanto riguarda gli specializzandi, ci tengo a sottolineare che parliamo di medici a tutti gli effetti. È vero che non sono ancora specialisti ma hanno comunque una preparazione adeguata. In caso di dubbi, io o altri miei colleghi specialisti siamo sempre lì a supporto.

Quando fare la prima visita urologica e ogni quanto fare un controllo?

Il mio consiglio è quello di iniziare in giovane età, prima dello sviluppo puberale. È importante iniziare presto per escludere problemi vari, ad esempio la parafimosi (condizione in cui, a seguito dell’estrusione del glande dovuta all’erezione, il prepuzio non è più in grado di ritornare allo stato precedente). I controlli devono essere fatti ogni anno e per gli over 50 anni, oltre alla visita annuale è consigliabile fare dei controlli ai livelli di PSA nel sangue (antigene prostatico specifico), per escludere patologie legate alla prostata.

Autopalpazione: è sufficiente? Come effettuarla correttamente?

No, bisogna effettuare delle regolari visite dall’urologo perché i tumori urologici (prostata, testicoli e reni) sono praticamente asintomatici. In ogni caso, l’autopalpazione testicolare è bene farla almeno una volta al mese, in una situazione di relax, come sotto la doccia. Si fanno passare tre dita su un testicolo e poi sull’altro. Bisogna controllare che la superficie sia regolare e che non ci siano strutture che sporgano. Se ci si accorge di anomalie, bisogna contattare immediatamente uno specialista.

Cancro ai testicoli e alla prostata: quanto sono frequenti?

Il tumore ai testicoli è la forma di cancro più comune nei giovani uomini ed è riscontrato maggiormente nelle aree industrializzate. Il tumore alla prostata invece colpisce maggiormente la popolazione sopra i 50 anni.

Oltre ai tumori sopracitati, quali altre patologie interessano l’uomo?

Ce ne sono diverse. Per citarne qualcuna: infezioni del tratto urinario, le malattie sessualmente trasmissibili, la iperplasia prostatica benigna (non direttamente legata al cancro alla prostata), l’ipospadia, cioè lo sviluppo anomalo degli organi genitali esterni, durante la vita embrionaria, ecc.

Alimentazione e attività motoria possono aiutare a prevenire i tumori ai testicoli/prostata?

Non lo posso dire con certezza sul tumore ai testicoli perché non ci sono evidenze che una certa alimentazione prevenga la malattia. Posso affermare, però, che nel caso del tumore alla prostata, è stato provato che esiste una correlazione tra cancro e dietra ricca di grassi, unita a uno stile di vita sedentario.

Parliamo dei fondi raccolti da MO4MO. Come vengono investiti?

Nel 2019 i fondi sono stati devoluti al dipartimento di ricerca dell’Università di Brescia, in particolare alla Prof.ssa Sandra Sigala per i suoi progetti di ricerca oncologica sviluppati dal Dipartimento di Farmacologia. Una parte dei fondi invece è servita per supportare gli Spedali Civili di Brescia per l’implementazione della chirurgia oncologica robotica, meno invasiva e di notevole vantaggio per il paziente.

Ringraziamo il Dott. Mirabella per aver risposto alle nostre domande.

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